Il suono influenza la materia? – 2

….

Jenny notò che a frequenze basse il lycopodium generava figure geometriche semplici, per lo più cerchi concentrici; aumentando la frequenza si ottenevano pentagoni, esagoni, tetraedri e perfino frattali, e sembra che ciò possa essere in relazione con la storia evolutiva della creazione di crop circles – dando per scontato che questo discorso non regge se crediamo che l’origine dei cerchi sul grano sia di tipo man-made.

crop-cyn2.jpg

 

crop-cyn3.jpg

 

Il fenomeno noto come risonanza Schumann prevede che una determinata frequenza di risonanza del nostro pianeta si generi nella cavità compresa tra superficie terrestre e ionosfera, con una frequenza che dai 5 Hz di qualche decennio fa è cresciuta fino agli attuali 10-11 Hz. Ora a me non interessa parlare degli effetti di tale fenomeno (chi volesse puo trovare qualcosa di interessante cercando presso il sito principale della NASA, o del Massachusetts Institute of Technology, o del The University of Iowa o presso i siti di una miriade di università giapponesi, senza contare la quantità di testi scientifici sull’argomento), tantomeno della reale origine dei cerchi sul grano , ma ho letto di una particolare attenzione prestata da chi di competenza alla relazione tra la semplice struttura dei primi crop circles degli anni ’70 e quella più articolata dei giorni nostri con questa variazione della frequenza della risonanza Schumann.

Dall’archivio del sito del più grande esperto di crop circles Colin Andrews, risulterebbero testimonianze di persone che hanno udito un suono pulsante (inseguito registrato ed identificato a 5200 Hz) poco prima della formazione di pittogrammi.

Margaret Watts-Hughes, un secolo dopo Chladni, inventò l’Eidofono, strumento col quale riuscì a far visualizzare su gelatina le vibrazioni prodotte dalla voce:

 

In sostanza:

  • con l’aumentare della frequenza aumenta anche la complessità delle figure geometriche (esperimenti di Chladni, Watts-Hughes e Jenny)
  • negli ultimi decenni la frequenza della risonanza Schumann è in continuo aumento
  • da quando sono comparsi i primi cerchi sul grano ad oggi, è aumentata la loro complessità geometrica

Personalmente non so se vi possa essere una correlazione tra queste situazioni, rimane il fatto che quella banda di frequenze che il nostro sistema percettivo codifica come suono influenza la materia in modo geometricamente organizzato.

caffè a 20 Hz

 

 

 

 

 

 

 

Quindi si può dire che qualsiasi materiale sottoposto a vibrazione prende la forma relativa alla frequenza che lo ha investito – ciò è maggiormente riscontrabile in sostanze liquide, gelatinose o granulari – da cui:

la forma è il risultato della forma d’onda che la genera

Il fascino di tali dichiarazioni non risiede tanto nel loro significato, quanto nelle tipologie di forme geometriche risultanti.

Il suono influenza la materia? – 1

E’ sempre stata mia convinzione che tutto ciò che <è> vibra a determinate frequenze.

Non sono nè un filosofo nè un esperto di fisica quantistica, ma un semplice curioso, molto curioso.

Mi è sempre piaciuto pensare all’energia acustica come a qualcosa di insito in qualsiasi cosa appartenga alla realtà assoluta, in quanto vibrante. In parole povere qualsiasi cosa vibra producendo energia che il nostro cervello codifica ed interpreta come luce e suono.

E se non erro, il fotone crea le onde elettromagnetiche variando la sua frequenza.

Nel 1700 il fisico tedesco Ernst Chladni ricopre il fondo della cassa armonica di un violino con uno strato di sabbia finissima; mettendo in vibrazione lo strumento (suonandolo) nota che la sabbia forma delle precise e regolari forme geometriche, di vario e diverso tipo in funzione delle frequenze prodotte. Nasce una nuova scienza, la Cimatica.

Nel 1960 il fisico svizzero Hans Jenny riprende gli esperimenti di Chladni, grazie anche al progresso tecnologico, sperimentando e confermando quanto asserito dal fisico tedesco:

il suono influenza la materia

Ponendo alternativamente sabbia, polvere, gesso, acqua e olio su un piatto metallico ed in seguito investendolo con onde sinusoidali, notò che le sostanze creavano figure geometriche regolari, e sempre le medesime alle stesse frequenze.

FORMA-FREQUENZA è quindi il rapporto che sta alla base di tutto ciò che esiste?

In seguito Jenny utilizzò un’altra sostanza, una polvere sottilissima , il lycopodium, che investì con un’onda sonora vocale rappresentante il mantra OM.

La figura che il lycopodium formò era incredibilmente simile a quella del mandala Sri Yantra, simbolo indiano del grande potere cosmico Tripura Sundari.

Che sia una coincidenza che questo simbolo per gli antichi rappresentasse proprio l’atto creativo associato al verbo, il suono della creazione?

Altra particolare intuizione di Jenny fu scoprire che pronunciando alcune lettere degli alfabeti fenicio, ebraico e sanscrito, si disegnavano figure corrispondenti graficamente alle lettere pronunciate (!!)!

Situazione che mai si ricreò utilizzando le nostre lingue moderne. Ciò mi fa dedurre come le lingue cosiddette sacre potessero quindi contenere la capacità di modellare o comunque influenzare la materia.

Sto pensando al film Dune, dove Atreides e Fremen utilizzano armi in grado di amplificare l’energia sonora del verbo in modo da deformare la materia costituente i nemici.

Pare ci sia anche una forte correlazione tra le scoperte di Jenny ed i Crop Circles, soprattutto con il famoso tetraedro di Barbury Castle del 1991:

Intanto gustatevi questo interessante clip dimostrativo casalingo:

ma le sorprese non finiscono qui…

% continua