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This is one of my preferred sounds for dreaming, by Spectral Voices.
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[sz-video url=”https://www.youtube.com/watch?v=qlBJA7pme4o” /]
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This is one of my preferred sounds for dreaming, by Spectral Voices.
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[sz-video url=”https://www.youtube.com/watch?v=qlBJA7pme4o” /]
Al prossimo appuntamento con il
Corso Internazionale LA VOCE ARTISTICA 2013
relazionerò su due argomenti:
Scarica il programma dell’intero evento
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Look at this:
It is 1 second of pink-noise. A the top you can see the waveform, at the bottom a very confusional image, its spectrogram.
Now look at this:
This is a clip by Pa Pa Jeah-Ja’s and Chris Amrhein, two friends on Overtone Music Network:
HARMONIC VISION audiovisualization program, 1998-2008.
Harmonic Vision by the famous overtone singer David Hykes is a marriage between art and tech. He and his team have realized a Max/MSP based stand-alone software that transforms vocal harmonics into visual mandalas and imagery, using pure Harmonic Chant, Mantra or chanted names.
Ho sempre considerato il tenore svedese Jussi Björling e il baritono americano Leonard Warren due tra i massimi esponenti nei rispettivi ruoli vocali.
Entrambi nati e deceduti negli stessi anni (1911-1960), sono rapportabili artisticamente dal particolare tipo di emissione timbrico-vocale che li ha sempre contraddistinti.
Sono coloro che maggiormente hanno caratterizzato il proprio timbro vocale grazie allo sviluppo dell’extra formante di canto. Sia chiaro che tale aspetto non sempre è sinonimo di qualità – la voce di Bjorling a più di qualcuno risulta sgradevole ed eccessivamente metallica – ma sappiamo bene che in ambito operistico ciò che costituisce un artista completo è l’insieme di più fattori, presenza scenica, fraseggio, padronanza tecnica, spessore caratteriale, struttura timbrica, …
Quale migliore occasione per ascoltarli in una medesima produzione, una splendida edizione di Tosca del 1957 diretta da Leinsdorf (RCA Victor). Qui i due offrono un’interpretazione secondo me eccelsa, con un Warren-Scarpia stratosferico e un Björling-Cavaradossi fino a oggi insuperabile. Ma è solamente una mia opinione.
Per Bjorling ho preso due esempi tratti dall’aria “Una furtiva lagrima” di Donizetti, estrapolando due vocali, <a> ed <e> su tessitura media e mettendole in loop.
Partiamo con la vocale <e>:
Le bande colorate verticali rappresentano i componenti armonici, da sinistra a destra, e la loro intensità viene indicata dal colore:
Constatiamo subito come il 2° armonico (rosso) sia di intensità superiore rispetto al 1° (blu), una delle caratteristiche che differienziano le voci maschili e i contralti dai soprani, nelle quali avviene l’opposto.
Buona presenza per il 4° e 5°, che costituiscono F2 (2° formante) e poi finalmente troviamo quella banda estesa di intensità medio-alta che costituisce l’extra formante (in questo caso da 7° al 10° armonico), il metallo tipico del timbro di Bjorling.
Analogo esempio sulla vocale <a>:
Qui troviamo ben evidenti gli armonici 2, 3 e 4, mentre notiamo un buco tra il 5°e l’8° per poi incontrare l’extra formante.
Passiamo a Warren, ecco lo spettrogramma sulla frase “Un tal baccano in chiesa” – Tosca – con loop sull’ultima vocale <a>:
Qui le cose si complicano, abbiamo 5 delle 7 vocali della lingua italiana, Un tAl baccanO In chiEsa, e in effetti si notano le diverse disposizioni dei colori delle serpentine degli armonici.
In ogni caso la banda relativa all’extra formante è sempre presente, e questa è la sua caratteristica, a prescindere dalla vocale emessa.
Vi sarebbero molte altre considerazioni, ma lascio a voi l’onere, se volete inseritele nei commenti.
A proposito, la visualizzazione a serpentina degli armonici è dovuta al vibrato in frequenza.
Il bravo overtone-singer Stuart Hinds mi ha appena spedito questa sua composizione. Al di là dei personali gusti musicali, Stuart affascina per la sua capacità di produrre due melodie differenti.
Ne abbiamo già parlato in precedenza in uno dei primissimi post di questo blog e con Renaissance Man, particolare contrappunto a due con il quale Stuart ricalca stilemi dorici e lidii.
Qui invece abbiamo un brano di tutt’altra fattura, accompagnato da un tappeto di strings che inevitabilmente passa in secondo piano rispetto alle bi-sonorità che riesce a ottenere.
Stuart Hinds – Away in a Manger
Il seminario che si doveva tenere insieme a Verona è stato spostato in primavera 2008. Vi terrò informati.
Aggiunto alla pagina AUDIO un estratto di questo contrappunto incredibile eseguito da Stuart Hinds per emissione in registro modale + overtone singing.
Semplice ma funzionale questo software, purtroppo solo per win 2000/XP.
Nato come supporto per overtone singers, risulta comunque utilissimo per chi voglia sperimentare e analizzare il suono vocale nella sua generalità.
I due tools principali sono ovviamente lo spectrogram e l’analizzatore di spettro, resi funzionali grazie al supporto di due tools grafici, Staff view e Piano Keyboard (suona se vi si clicca sopra!), non indispensabili ma che risultano essere molto utili nell’identificazione visuale immediata di una frequenza nell’ambito del pentagramma e di una tastiera.
E’ stato bello notare come entrambi i tools grafici si possano visualizzare sia in senso verticale che orizzontale e in scala logaritmica o lineare.
Wow!
Non male per essere un programma free.
Tutto qui?
La sequenza degli armonici viene evidenziata da linee colorate.
Ad esempio gli armonici a distanza di ottava con linee rosse, i rimanenti con linee bianche (di default).
Vi sono delle labels (anch’esse suonano cliccandoci) che indicano, per ogni armonico, numero sequenziale, frequenza, nota musicale corrispondente (con variazioni in cent).
Non mi rimane che darvi il link al sito di Wolfgang Saus
Per il download è sufficiente spedire una mail specificando le motivazioni d’interesse per il software, dopodichè vi verrà consegnata una password per il login.
David Hykes viene considerato uno dei massimi studiosi e ricercatori “occidentali”, dal 1975, sul canto degli armonici.